Il DEF si compone di due Sezioni:
Come spiegato dal Ministro dell'Economia, a causa della grave pandemia da Coronavirus e gli straordinari impegni di finanza pubblica adottati dall'Italia - derivanti dalle misure di contenimento e cura e dalle misure per far fronte alla forte contrazione dell'economia - il DEF 2020 è più essenziale rispetto ai precedenti: esso delinea scenari di previsione della finanza pubblica solo per il periodo 2020-2021 e posticipa la presentazione del Programma Nazionale di Riforma
Il Documento è completato dalla relazione al Parlamento redatta ai sensi dell'articolo 6 della Legge 24 dicembre 2012, n. 243, da presentare alle Camere, ai fini dell'autorizzazione dell'aggiornamento del piano di rientro verso l'Obiettivo di medio termine (OMT). Con la relazione si richiede l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento per l'anno 2020 di 55 miliardi di euro, 24,85 miliardi di euro nel 2021, 32,75 miliardi di euro nel 2022, 33,05 miliardi nel 2023, 33,15 miliardi di euro nel 2024, 33,25 miliardi di euro dal 2025 al 2031 e 29,2 miliardi di euro dal 2032.
Alcuni dati contenuti nel DEF.
Per quanto riguarda la finanza pubblica, si prevede una contrazione del PIL per l'anno in corso pari a 8,0 punti percentuali, con un indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche al 10,4% del PIL nel 2020 e al 5,7% nel 2021. Per il 2021, il DEF prevede un rimbalzo consistente dell'economia italiana con il PIL in crescita del 4,7%.
Sul DEF 2020 pesano gli interventi del Governo per fronteggiare la situazione emergenziale contenuti nel decreto cura Italia e nel decreto aprile (compresa l'eliminazione degli aumenti dell'IVA e delle accise previsti per i prossimi anni) che portano al 4,5% del PIL il pacchetto complessivo di sostegno all'economia, a cui si aggiungono garanzie per circa il 40% del PIL.
Il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 155,7 per cento del PIL nel 2020 e al 152,7 per cento del PIL nel 2021.
Da sottolineare che il 20 marzo 2020 la Commissione europea ha disposto l'applicazione della cosiddetta general escape clause per l'anno in corso, la cui applicazione consente agli Stati membri di deviare temporaneamente dal percorso di aggiustamento verso l'OMT, a condizione che non venga compromessa la sostenibilità fiscale nel medio periodo.
Disponibili in allegato il DEF 2020 e la relazione
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